Informazioni del Percorso
  • Bellezza: 4.5
  • Partenza: 45°51'01.1"N 9°21'05.3"E
  • Durata: 05:00
  • Quota: 1276 mt
  • Dislivello: 969 mt
  • Distanza: 8.72 km
  • Tipologia: Alpinismo
  • Difficoltà: AD
  • Stagione: Primavera
  • Esposizione: Sud
Parcheggiato nello stesso punto della settimana scorsa per arrivare sul Corno Orientale, oggi abbiamo come obbiettivo percorrere la Cresta O.S.A. Essendo la nostra prima esperienza alpinistica ci siamo attrezzati del necessario e preparati fisicamente e mentalmente. Percorrendo solo inizialmente la stessa strada per la Ferrata 30°, ci stacchiamo quasi subito da essa e imbocchiamo un sentiero al cui inizio si trova una fontanella d'acqua. Quello che percorriamo è il sentiero n° 6 e, per i successivi 2.5Km circa, è completamente cinto di sassi ed è praticamente privo di tratti in piano. Nell'ascesa non si possono non notare gli innumerevoli casotti numerati che caratterizzano la zona di San. Tommaso. Successivamente ci saranno, a distanza di pochi metri di dislivello, due paline che, puntando verso sinistra, indicano, rispettivamente, "Torre Marina" e "Cresta 50°". Proseguendo a destra di entrambe le paline (non come noi che abbiamo seguito l'indicazione della cresta 50°), si arriverà ad una bocchetta nella quale ci sarà la palina di nostro interesse che cita "Cresta OSA" (vi è pure incisa su una roccia poco distante la scritta OSA <-). All'attacco decidiamo di mangiarci un panino nell'attesa che due alpinisti (future guide) si allontanino sufficientemente da permettereci l'ascesa senza darci fastidio l'un l'altro. Al contrario di loro, che hanno proseguito eseguendo tiri e facendo si che uno facesse sicura all'altro, noi decidiamo di eseguire la conserva protetta in simultanea. Periodicamente, al finire dei cordini, ci scambiavamo i ruoli e chi era primo diventava secondo, e il secondo primo. Assicurandoci a dovere con rinvii, nodi barcaioli e mezzi barcaioli, arriviamo alla croce del Moregallo. La sosta è breve poichè i tuoni che provengono dal Resegone non promettono bene. Nonostante in lontananza la pioggia si riversava nelle zone di Maggianico e d'intorni, sul Moregallo non è scesa una singola goccia d'acqua. Ripercorrendo il sentiero dell'andata e arrivando praticamente a Valmadrera alla stessa fontanella sopra citata, rincontriamo i due ragazzi che ci avevano preceduto e, assieme a loro, altri due signori anziani. Uno di loro era il famoso (a nostra insaputa) Giorgio Tessari (che successivamente ho scoperto essere un caro amico di Patta).

  • Casco
  • Imbrago
  • Corda (~20mt)
  • Piastrina Gi-Gi
  • Cordini
  • Rinvii
  • Moschettoni
  • Friends (non essenziali)
  • Nuts (non essenziali)
Mappa